REVIEW TOUR | Recensione di: “Il matrimonio reale” di Ilaria Merafina

Buongiorno, Notters.
È con piacere che oggi il blog partecipa al rewiew tour di Il matrimonio reale, capitolo conclusivo della trilogia The Danish Deal di Ilaria Merafina, un capitolo che mi ha tenuta con il fiato sospeso fino all’ultima pagina, regalandomi diverse emozioni. Sono passata dal nervoso alla commozione più totale, dalla rabbia alla felicità più assoluta. Il tutto nel giro di poco più di 300 pagine.



TITOLO: Il matrimonio reale
SERIE: #3 Il contratto reale
AUTORE: Ilaria Merafina
DATA DI PUBBLICAZIONE: 14 Luglio 2021
EDITORE: O.D.E. Edizioni
GENERE: rosa contemporaneo
FORMATO: ebook e cartaceo

SINOSSI

Nuove nuvole si sono affacciate all’orizzonte proprio quando tra i futuri sposi sembrava essere arrivato il sereno.
Ma come si sa i piani troppo spesso vengono sconvolti da scomode verità.
Cosa attendono ancora Henry e Selene? Riusciranno a trovare un compromesso o sono arrivati al capolinea?

RECENSIONE

***ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER***

Dove eravamo rimasti? Sinceramente io con il fiato sospeso e il cuore che palpitava dall’emozione e dalla sorpresa.
Finalmente Selene e Henry sembravano aver trovato il loro equilibrio. Finalmente sembravano capirsi, essere sulla stessa lunghezza d’onda, supportarsi…e non più semplicemente sopportarsi! Sembrava fosse sbocciato tra di loro un tenero, vero, reale, dolce, appassionato sentimento. Dopo mille incomprensioni, dopo mille litigi, dopo mille problemi e difficoltà, dopo tutto, nonostante tutto, nonostante il modo in cui era nato tutto, nonostante il “contratto” i due ragazzi sembravano finalmente vedersi, senza filtri, senza se e ma, semplicemente se stessi. E quella loro somiglianza, quel loro essersi sempre considerati come degli oggetti rotti, spezzati, mai adatti sembrava la colla che li poteva unire sempre di più. Un punto in comune, un ponte tra due anime che sembravano essere così simili…così affini. Sembrava tutto troppo bello per essere vero. Un rapporto nato da un’imposizione e interferenza altrui che, invece, sorprendendo tutti, soprattutto loro stessi sembrava prendere una strada tutta sua, sembrava voler sbocciare come il più meraviglioso dei fiori.
Sembrava la tanto agognata favola con il lieto fine. E invece… la mazzata, il terremoto, una bomba esplosa tra loro due.
Il passato di Selene che torna prepotentemente a galla, che sembra voler distruggere quello che di buono si stava creando. Un passato ingombrante, una macchia sulla sua anima, questo è quello che pensa la ragazza. Un tradimento, quello che insinua una subdola voce a Henry.
Sarebbe bastato parlarsi, sarebbe bastato fidarsi.
Quante volte avrei voluto entrare letteralmente nella storia per scuotere sia Henry sia Selene. Avrei voluto gridare loro: “Parlate! Ascoltatevi!”. Perché si sa che se non ci si parla i muri che ci creiamo attorno crescono, sono destinati a diventare sempre più alti, possono diventare invalicabili.
Quante volte l’atteggiamento di Henry mi ha infastidita, il suo giungere sempre a conclusioni troppo affrettate, il suo non fidarsi abbastanza non solo di Selene, ma di se stesso.
E anche Selene stessa un po’ mi ha fatta arrabbiare: l’orgoglio non porta da nessuna parte, ma c’è da dire che, nel suo caso, da padrona fa anche la paura, la paura di non essere mai abbastanza, la paura di non essere vista o accettata…la paura di non incontrare mai il vero amore, la paura che il passato possa tornare a fare male.
Il fatto che in certi momenti entrambi i protagonisti mi abbiano irritata io lo considero un merito di Ilaria: ha saputo costruire due bei personaggi reali, veri, in cui ci si riesce a immedesimarsi, a cui è facile affezionarsi, grazie ai quali si entra in prima persona nella storia.

Lo sguardo del ragazzo si addolcì e Selene sentì le gambe tremare sotto quegli occhi lucidi, bagnati, intensi.
La sua mano cominciò a scorrere lungo la pelle del braccio, fino a raggiungere la mano e stringerla.
La strinse come se avesse voluto comunicare con un solo tocco tutto il suo ardore.
«Ma tu hai stravolto tutto. Ho imparato a conoscerti, nonostante fosse l’ultima cosa che avrei voluto fare, credevo rappresentassi ciò da cui mi sono allontanato per anni.» Henry allora liberò un lungo sospiro, l’aria si infranse calda contro la pioggia umida.
Si avvicinò, eliminando di colpo la distanza tra i loro corpi e il suo reagì, emanando un improvviso getto di calore. «Mi sbagliavo» sussurrò a un soffio dal suo viso, «non sei affatto ciò che stavo cercando, ma sei ciò di cui ho bisogno.»
Selene si dimenticò di sbattere le palpebre pur di non perdere nemmeno un secondo, imprimendo nella mente ogni dettaglio per non rischiare di dimenticarlo mai.
«Sei l’unica che non ha mai cercato di cambiarmi né di migliorarmi, eppure sei l’unica che ce l’abbia fatta.»
Lei sentì il calore del suo respiro scontrarsi sulla pelle e questa vibrò di emozione liquida.
«Torna con me a palazzo.»

Ho amato alla follia Selene: una creatura vivace e impertinente, un piccolo folletto, leale, devota, selvaggia, indomita… Lady Rinoceronte come la chiama Henry e credo renda bene l’idea! Un piccolo terremoto, che non riesce a sottostare alla rigida etichetta che il suo rango richiederebbe, un raggio di sole per Henry, un uragano pronto a sconvolgerlo. Un fiore selvatico simbolo della resilienza. Ha sofferto così tanto per un uomo abbietto e meschino e ora non ha molta fiducia in se stessa, ma l’amore ha il potere di far rinascere, di far rifiorire, di ridare luce e speranza là dove si vedevano solo ombre e ferite sanguinanti.
E ho amato moltissimo anche Henry, il Principe pirata, così sovrastato dal senso di colpa (per una colpa che non ha!), così capace di grandi gesti (sul finale mi ha fatto emozionare e commuovere veramente tanto), così ironico e sfacciato, ma al tempo stesso fragile e bisognoso di certezze e di amore.

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Però…non è tutto rose e fiori.
Non nego che a volte ho avuto difficoltà di lettura. Non so forse era un mio limite, dovuto alla stanchezza del periodo, o forse volevo arrivare al punto centrale della storia, vedere finalmente Selene e Henry insieme, felici, uniti più che mai, ma ho trovato qualche periodo… ridondante? Altisonante? Un poco forzato? Mi è successo di  rileggere le frasi più di una volta per capire il vero significato. Penso che, a volte, per arrivare al cuore delle persone bisognerebbe percorrere la strada della semplicità, essere più diretti e concisi e usare meno frasi poetiche, che trovo molto suggestive, ma se troppe rischiano di fare perdere di vista la storia stessa. Ma ovviamente questo è solo il mio personalissimo parere! A parte questa mia difficoltà, ho apprezzato veramente tanto questa trilogia.
Mi sono appassionata alla storia di Selene e Henry, ho riso con loro, il mio cuore ha palpitato forte forte, mi sono commossa ed emozionata moltissimo.
Non è solo una storia di un amore nato per caso, anzi forzato dal destino, ma è anche una storia avvincente che non ti fa annoiare.
È una storia di crescita, di due ragazzi che si ritrovano costretti a convivere sotto lo stesso tetto e che, in questo capitolo finale, imparano finalmente a conoscersi, a viversi.
Ho amato profondamente il cambiamento di Henry, il suo diventare consapevole di quello che è realmente, del posto che gli spetta, di quello che potrebbe diventare. Mi è piaciuto com’è evoluto il suo rapporto con Selene, come lei lo abbia spronato, confortato, appoggiato e motivato. E come lui le abbia ridato stabilità, sicurezza e tanto, tanto amore.
Non è stato facile, hanno dovuto affrontare diversi ostacoli e anche qualche nemico che tramava da tempo nell’ombra, ma alla fine…
Ce la faranno a coronare il sogno di un vero amore reale?
Leggetelo voi stessi per scoprirlo! Non voglio rovinarvi la sorpresa! Ho già detto fin troppo!
Una storia frizzante, con qualche piccola imperfezione, qualche penso errore di battitura o svista, ma che ha saputo regalarmi più di un’emozione e che, quindi, penso meriti un’opportunità.

Serenella

gif voto 4

Classificazione: 4 su 5.

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